Giornalisti in erba: L’archeologia e l’arte del fumetto si incontrano al MANN

I musei penso siano considerati come la più piacevole occasione di apprendimento e il Museo Archeologico di Napoli mostra di voler continuare ad essere considerato tale. Ha infatti presentato dal 17 aprile fino al 29 maggio una mostra di Enzo Troiano, abile fumettista, che ha deciso di portare la nostra attenzione su un genere che racchiude in sé molti temi: La fantascienza.

“La fantascienza mi permette di fare denunzia sociale, riesco a portare argomenti pesanti, che altrimenti non verrebbero letti, presento la realtà di tutti i giorni, la rendo leggera però se leggi rifletti” ci spiega, facendoci rendere conto che pensare al fumetto come una lettura “leggera” da molti considerata “superficiale” sia una visione sbagliata. Disegnare fumetti non è facile, è una forma d’arte. È difficile distinguersi, trovare il proprio stile, come tutte le cose che vogliono avere un significato e uno scopo anch’essa dietro i colori racchiude una storia, storia per cui bisogna lavorare non poco e a cui i fumettisti dedicano la vita.

La passione per il disegno nacque in Enzo Troiano fin dai primi anni di vita, ispirato dal programma “Fumetti in TV” un fenomeno della televisione che non si è mai più ripetuto. Da lì iniziò a vincere alcune competizioni, “vinsi un premio a dodici anni alla scuola Emilio Nobile, vinse prima un architetto e secondo, o terzo, arrivai io” ma con il passare degli anni capì che voleva disegnare fumetti, all’epoca però non era semplice, basti pensare che vivere da fumettista anche oggi è una difficile impresa, sia perché il fumetto era ben poco considerato ma soprattutto erano ancora pochissime le scuole specializzate. Enzo ha dovuto lasciare Napoli, andare incontro alla competitività ma soprattutto apprendere da solo la tecnica con una pratica continua. E non dimentichiamoci  della grande pressione della società, famiglia e scuola in particolare, che in poche occasioni si mostra aperta a quei mestieri effettivamente rischiosi, ma che richiedono un lavoro mentale, su noi stessi e sulla nostra vita, che quasi fa scomparire agli occhi dei più appassionati le difficoltà.

Laura Sarli

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