I Racconti del Presidente: Beniamino 17 settembre 1989

Come ogni mattina sorbivo il caffè in un bar di Via Mezzocannone. Da cliente conoscevo i baristi, uno in particolare. Molto civile, alto, biondo ben pettinato, sorridente ma taciturno. Quella mattina, rivolgendomi ai due colleghi che erano con me, esternavo le preoccupazioni calcistiche per la partita  Napoli Fiorentina della domenica successiva. Si era aperto un dibattito, quando il barista con un filo di voce disse “il Napoli vince 3 a 2 e segnano Maradona Corradini e Careca” sorridemmo ed io dissi “Amen”. La domenica il risultato fu proprio quello profetizzato, marcatori compresi. Il lunedì andai come al solito al bar e chiesi del barista per complimentarmi. La titolare mi disse “veramente da oggi Beniamino non lavora più qui”

 

Feste di Natale del 2013. Decidemmo con mia moglie di fare shopping all’Outlet di Marcianise. Solito caffè al bar. Avvicinatomi al banco rimasi senza parole. Alla macchina del caffè c’era lui così come lo ricordavo nel 1989, immutato stessi capelli, stesso look ben curato. Lo guardai, mi sorrise ed io “ma noi ci conosciamo”. “Non credo” fece lui “sono qui solo da qualche giorno e vengo dall’estero”. A stento sorbii il caffè. Uscendo mi avvicinai alla cassa e chiesi alla cassiera il nome del barista, indicandolo. “Beniamino” mi rispose la ragazza.

Presi mia moglie per un braccio e guadagnammo l’uscita. Ero turbato e dissi soltanto “andiamo via”.

 

4 maggio 2016. Finito l’intervento alla testa, mi riportano in reparto. Riesco a mala pena ad aprire gli occhi. Ai piedi del letto, un infermiere con le sembianze di Beniamino mi dice “Signor Lanzaro è andato tutto bene, forza”. Richiudo gli occhi. Al mio completo risveglio, intorno al letto mia moglie, i ragazzi, Mario, Franco, Peppino e un infermiere coi baffi che mi dice “Sig. Lanzaro come và?” ed io, con un filo di voce “chiamatemi l’infermiere Beniamino” e lui di rimando “ma non c’è nessun infermiere con questo nome” e, sotto voce, rivolgendosi ai presenti “E’ l’anestesia”. Chiusi gli occhi, inondati di lacrime… Finalmente avevo capito!!

Antonio Lanzaro

 

 

 

 

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